• 06.77590330
  • info@uniciv.it
Uniciv
  • Home
  • Chi siamo
    • Link utili
  • Servizi
    • Tutti i nostri Servizi
    • Invalidità Civile
    • Indennità di Accompagnamento
    • Indennità di frequenza
    • Legge n. 104/1992
      • Congedo straordinario
      • Permessi assistenza ai familiari disabili in situazione di gravità
      • Permessi lavoratore disabile in situazione di gravita’
  • Le nostre sedi
  • Contatti
Area riservata
    • Giusi Pintori
    • 0 comments

    Perchè si parla di “Orgoglio della disabilità?” Che cosa s’intende?

    “Essere disabili o invalidi non è una condizione che si sceglie. Non si fa una scuola per esserlo, non l’università e neanche corsi di formazione. Non si è pronti o educati a diventarlo. Lo si nasce o lo si diventa. Tuttavia, si può essere orgogliosi e sentirsi più a proprio agio con le proprie invalidità e addirittura di riuscire a trasformarle in opportunità”.

    Si può essere orgogliosi di come è migliorata la propria accettazione nelle difficoltà, in rapporto ai propri problemi di salute e alle barriere che si incontrano. 

    Si può essere orgogliosi di come si è evoluta la propria comprensione di queste difficoltà. Le si può traguardare, collocare in una prospettiva migliore, rapportarle con ciò che altre persone disabili affrontano e con cui lottano, e vedendo come le proprie lotte personali si relazionano con le barriere sistemiche che tutti possiamo lavorare per rimuovere”.

    Le proprie stesse disabilità, inabilità e l’inaccessibilità rendono hanno spesso reso i risultati più difficili da raggiungere. Ma sarebbe errato e superficiale suggerire che le proprie disabilità siano sempre state solo un ostacolo. Fanno parte della persona e quindi possono contribuire anche ai propri successi e a qualsiasi soddisfazione si trovi nella vita.

    C’è la paura e la vergogna di essere completamente visti ed identificati come disabili, invalidi? La risposta è si.  Questo è un lavoro che probabilmente non finisce mai. Non è facile sentirsi sempre del tutto a proprio agio con ogni aspetto della propria condizione.

    Ad esempio, questo può influire moltissimo nella vita di tutti i giorni anche quando ci si deve vestire. Non è detto che si pensi alla comodità ma anche a nascondersi attraverso gli abiti. Si potrebbe evitare di portare calzoni corti, gonne, magliette a maniche corte o senza maniche, sandali o infradito.

     Può esserci una grande difficoltà ad identificarsi come persone con disabilità o invalidità e ad associarsi all’intera gamma della comunità dei disabili. 

    Questo avviene più spesso nei primi anni in cui si manifesta l’invalidità e quando si è molto giovani. Si spera quasi sempre che sia una condizione transitoria che passerà. Ecco perchè è importante che si crei una rete di supporter e di confronto eterogenea. Si impara molto dagli altri, da chi ha una lunga esperienza di malattia.

    Spesso le persone dicono: “Perchè a me?

    “Durante un corso di formazione, diversi anni fa una psicologa mi chiese: perchè a te?

    Istintivamente risposi: “E perchè non a me?” dice Giusi Pintori, project manager di Uniciv. “Questo fu un momento in cui realizzai che era avvenuto in me un grande cambiamento rispetto alla mia giovinezza, quando non volevo accettare la malattia, la nascondevo e speravo ogni giorno in una bacchetta magica che ripulisse tutto ciò che non era “normale”.

    C’è ammettere che la disabilità e l’invalidità è responsabile di molte limitazioni ma può accadere, nel tempo, che occasioni circostanze e condizioni appropriate o favorevoli  a far emergere talenti, possibilità.

    Un altro importante aspetto di cui tener conto quando si parla di “orgoglio della disabilità” è che questo non è solo una questione di atteggiamento e carattere, o la rivendicazione dei diritti, la cultura, la storia e ai modelli di comportamento dei disabili,  ma è anche pesantemente influenzato dal “privilegio relativo”. 

    Il potenziale per una particolare persona disabile di avere “l’orgoglio della disabilità” è almeno in parte influenzato da ciò che una persona reputa essere la sua sicurezza finanziaria, la quantità e la qualità dell’accettazione e di relazione da parte della famiglia e della comunità, nonché da stereotipi razziali, di genere, d’istruzione. di orientamento sessuale e religioso. 

    Tutti questi fattori alimentano il relativo senso di fiducia e lo status sociale di ogni persona disabile . 

    È più facile mantenere “l’orgoglio della disabilità” o qualsiasi tipo di “atteggiamento positivo” quando la vita è generalmente stabile e sicura e si hanno le risorse materiali, culturali e lo status sociale per mantenerla tale.

    E’ senza dubbio opportuno lasciare fluida e flessibile la definizione e il significato di “orgoglio della disabilità”.  “L’orgoglio delle disabilità” non può essere uno slogan, un obiettivo o un distintivo.

    L’orgoglio della disabilità” è un concetto che dovrebbe essere elaborato da ogni persona disabile nella propria mente e alla luce della propria esperienza. Dovrebbe essere un “lavoro in corso”…, un esperimento mentale, non uno stato mentale. Non può essere un assunto che rappresenta un’identità statica, un enunciato, una definizione.

    Quasi tutto ciò che le persone disabili pensano e dicono “sull’orgoglio della disabilità” fa parte di ciò che effettivamente è in realtà l’orgoglio della disabilità”. E questa è una buona cosa perchè lascia aperti spazi nei quali molti possono trovarsi, ri-trovarsi, includersi.

    Tutte le questioni che riguardano la malattia, le disabilità, le invalidità o situazioni invalidanti affrontate dalla comunità scientifica e dalle istituzioni richiedono una presa d’atto dettagliata delle community che affrontano le difficoltà ogni giorno. Senza queste persone non si può essere in grado di rilevare i loro bisogni reali e di ideare soluzioni adeguate.

    Se lo desideri, dopo aver letto questo articolo, puoi inviare a info@uniciv.it il tuo pensiero in merito all’orgoglio della disabilità. In alternativa puoi anche inviare un messaggio su Facebook o su Instagram.

    Fonte: Chicago Sun-Times, Grace dow writer, Dipartimento degli affari economici e sociali Onu.

    Tags :

    News

    Articoli recenti

    • Badanti over 80: non si pagano i contributi se ci sono questi requisiti
    • Pensioni marzo 2024:
    • Disturbi alimentari: esenzioni, invalidità, accompagnamento.
    • Avviso: sciopero generale settori pubblici e privati indetto per venerdì 23 febbraio
    • Endometriosi, è importante fare la domanda di invalidità.

    Commenti recenti

    • Giusi Pintori su Hai una malattia autoimmune? Ecco a che cosa dà diritto l’invalidità
    • Giusi Pintori su Hai una malattia autoimmune? Ecco a che cosa dà diritto l’invalidità
    • Giusi Pintori su Hai una malattia autoimmune? Ecco a che cosa dà diritto l’invalidità
    • Giusi Pintori su Hai una malattia autoimmune? Ecco a che cosa dà diritto l’invalidità
    • Giusi Pintori su Hai una malattia autoimmune? Ecco a che cosa dà diritto l’invalidità

    Archivi

    • Febbraio 2024
    • Gennaio 2024
    • Dicembre 2023
    • Novembre 2023
    • Ottobre 2023
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
    • Agosto 2022
    • Luglio 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021

    Categorie

    • News

    Meta

    • Accedi
    • Feed dei contenuti
    • Feed dei commenti
    • WordPress.org

    Latest News

    28 Febbraio 2024

    Badanti over 80: non si pagano i contributi se ci sono questi requisiti

    27 Febbraio 2024

    Pensioni marzo 2024:

    Popular Tags

    730 accessibilità accompagnamento ADHD agevolazioni fiscali assegno di invalidità Assegno unico AssegnoUnico Autismo Bonus Bonus Famiglia Bonus psicologo Caf Caregiver Covid covid-19 diabete Disabilità Giusi Pintori handicap idrosadenite idrosadenite suppurativa Inail inclusione infortunio sul lavoro Inps invalidi Invalidi civili invalidità Invalidità civile Isee lavoratori fragili Lavoro LEGGE 104 LEGGE104 patologie invalidanti Patronato pensione di invalidità pensioni REDDITO DI CITTADINANZA salute mentale Scuola sindrome di down smart working Uniciv
    © 2020 Uniciv
    - Via Sampiero di Bastelica, 74, 00176, Roma - 06.77590330 - info@uniciv.it

    Privacy Policy