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    • Giusi Pintori
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    Mobilità personale delle persone con disabilità. A che punto siamo?

    ” In occasione della presentazione del disegno di legge su “Disposizioni in materia di mobilità personale delle persone con disabilità” a prima firma della senatrice Lavinia Mennuni, lunedì 17 aprile, nella sala Capitolare del Senato si è svolto il convegno su “Disabilità, Tecnologia, Diritti: a grandi passi verso il futuro”.

    Gli interventi delle personalità del settore hanno sottolineato in particolare:

    • la necessità di aggiornare il nomenclatore tariffario (documento che elenca gli ausili e i presidi tecnologici forniti dal Servizio Sanitario Nazionale alle persone con disabilità n.d.r.), seguendo in modo sistematico le evoluzioni tecnologiche delle protesi e degli ausili, così da garantire alle persone con disabilità gli evidenti benefici derivati dal progresso della ricerca scientifica;
    • l’urgenza di eliminare  l’attuale normativa che privilegia l’invalido, a seguito di un infortunio sul lavoro, che beneficia della copertura economica garantita dall’INAIL, rispetto all’invalido civile a cui non sono riservate le medesime opportunità da parte dell’INPS.

    Il Senatore Antonio Guidi, tra i firmatari del disegno di legge, ha detto che “Sentirsi meno disabile è possibile grazie al progresso tecnologico. Oggi mi muovo su uno scooter elettrico per disabili, che mi permette un movimento più agile. Se dovessi seguire il nomenclatore tariffario io non avrei questo tipo di autonomia”.

    “Il nuovo nomenclatore dell’assistenza protesica (Allegato 5 al DPCM 12 gennaio 2017) provvede ad un aggiornamento atteso da oltre 16 anni: il precedente nomenclatore delle protesi risale infatti al 1999 (…)
    Entrata in vigore: norme transitorie
    Affinché le nuove prestazioni di assistenza protesica “su misura” (così come quelle di assistenza specialistica ambulatoriale), inserite nei nuovi LEA, possano essere erogate effettivamente, è necessario attendere la pubblicazione delle tariffe, in via di definizione, da corrispondere per queste prestazioni agli erogatori.
    Nel periodo tra l’entrata in vigore dei nuovi LEA e la pubblicazione del decreto con le tariffe, verranno erogate ancora le prestazioni e gli ausili elencati nel precedente nomenclatore: DM 27 agosto 1999 n. 332”

    Il Prof. Amedeo Amoresano, Primario Fisiatra di Vigorso di Budrio, apre il suo intervento citando il nomenclatore dell’assistenza protesica che nonostante l’aggiornamento del 2017 (ancora in via di definizione), evidenzia la criticità di un sistema obsoleto che, eroga tutt’oggi, dopo 24 anni, le prestazioni e gli ausili del nomenclatore del 1999.

    Altri interventi autorevoli hanno messo in evidenza come la burocrazia crei barriere e dell’importanza delle scoperte tecnologiche.

    Il Presidente CIP (Comitato Italiano Paralimpico) Luca Pancalli, ha ribadito il ruolo dello sport paralimpico come strumento fondamentale per un approccio di riconoscimento di diritto, non più come prima di tipo assistenziale. Uno strumento di trasformazione in ambiti non solo culturali perché dà la possibilità di sperimentare per poi costruire ausili a favore di tutti, personalizzandoli sulla persona, esattamente come ha fatto la Formula1 con le automobili.

    Si è espresso sul tema della tecnologia Prof. Luigi Tesio, Direttore Dipartimento di Scienze Neuro riabilitative Istituto Auxologico Italiano IRCCS, per il quale la tecnologia non basta, questa deve essere fortemente studiata sulla persona.
    Il suo suggerimento, affinché la proposta di legge sia più completa, è quello di costruire una banca dati, esattamente come si fa con le automobili, per dare ai medici una base dalla quale partire nella prescrizione degli ausili.
    Ad oggi non ci sono dati sull’utilizzo a distanza degli ausili e del loro impatto sulla vita dei pazienti. Non ci sono informazioni sul quando e perché (a volte) falliscono. Avere dei riscontri per costruire delle linee guida è fondamentale per l’evoluzione, i tempi e i risultati (positivi) delle prescrizioni.

    Il disegno di legge si compone di 5 articoli, ecco un riassunto dei punti più significativi.

    Art. 1. (Finalità)

    (…) è riconosciuto alle persone con disabilità indipendentemente dalla sua causa, il diritto di usufruire delle migliori tecnologie esistenti sul mercato, attraverso l’erogazione da parte del Servizio sanitario nazionale, di prestazioni, protesi, ortesi e ausili tecnologici nell’ambito di un piano riabilitativo assistenziale.
     

    Art. 2. (Nomenclatore tariffario degli ausili e delle protesi)Il nomenclatore tariffario degli ausili e delle protesi è aggiornato con cadenza annuale.
    L’aggiornamento deve comprendere il ricorso alle migliori tecnologie disponibili che consentano per ciascun beneficiario di usufruire delle prestazioni e degli ausili più adatti alle sue particolari necessità, allo scopo di consentirgli il massimo livello possibile di autonomia e mobilità.

    Manuel Bortuzzo, del gruppo sportivo paralimpico della Polizia di Stato come nuotatore ha sottolineato che “La bellezza dello sport paralimpico è che lì, mentre facciamo le gare, siamo tutti uguali, non ti vedi o senti diverso. Se questo fosse possibile anche nella realtà allora sarebbe un mondo migliore”.

    “Non può esserci diritto ed inclusione senza accessibilità”, dichiara infine Giusi Pintori, project manager di Uniciv.

    Se si desidera inviare un commento o portare all’attenzione di Uniciv la storia con la disabilità è sufficiente scrivere a info@uniciv.it.

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