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    • Giusi Pintori
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    Ritorno a scuola: disturbi dell’apprendimento. Che fare?

    Se un genitore ha il sospetto che il proprio figlio ha delle difficoltà di apprendimento a scuola,  deve rivolgersi al pediatra e agli insegnanti per valutare se esista un dubbio diagnostico di un disturbo specifico dell’apprendimento o se si tratta di una difficoltà superabile con percorsi di potenziamento, al fine di risolvere le problematiche evidenziate.

    Se l’attività didattica di potenziamento sullo studente dovesse risultare inefficace è importantissimo fare subito una diagnosi di DSA. La diagnosi può essere fatta somministrando i test per valutare:

    • intelligenza
    • capacità di scrittura
    • capacità di lettura
    • comprensione del testo
    • capacità di calcolo

    Nella diagnosi formulata dallo specialista verrà indicato che tipo di disturbo specifico dell’apprendimento è stato individuato (dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia) e le strategie e gli strumenti da adottare per permettere allo studente o alla studentessa di raggiungere un apprendimento efficace.

    Quando può essere fatta la diagnosi di un DSA?

    La diagnosi di dislessia e disortografia può essere fatta alla fine della seconda classe della scuola primaria, mentre quella di disgrafia e discalculia alla fine della terza classe della scuola primaria.

    Prima di queste tappe del percorso scolastico, la varietà dei risultati dei test rende troppo difficile il discernimento di un disturbo specifico dell’apprendimento.

    Aggiornamento della diagnosi

    Seppur i DSA siano una caratteristica e quindi accompagnino la persona per tutta la vita, è necessario effettuare dei rinnovi diagnostici. La diagnosi è da interpretare come una fotografia, che permette di comprendere meglio quali sono le difficoltà e quali gli strumenti e le strategie da adottare.

    Il profilo di funzionamento è di norma aggiornato:

    • al passaggio da un ciclo scolastico all’altro e comunque, di norma, non prima di tre anni dal precedente;
    • ogni qualvolta sia necessario modificare l’applicazione degli strumenti didattici e valutativi necessari, su segnalazione della scuola alla famiglia o su iniziativa della famiglia.

    A partire dai 18 anni di età è possibile ottenere una diagnosi presso centri pubblici o presso centri e specialisti privati accreditati che dispongano di una batteria di test adatta a valutare il profilo di una persona adulta.

    In seguito a tutti i percorsi con gli specialisti, il pediatra, il medico di medicina generale o altro medico certificatore, invieranno telematicamente il certificato medico introduttivo e rilasceranno una ricevuta.

    Con questa è necessario rivolgersi a info@uniciv.it

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